Materassi a Molle insacchettate e Indipendenti

I materassi a molle tradizionali (Bonnell), utilizzano una molla con una forma che assomiglia ad una clessidra (più larga agli estremi e centralmente più stretta). Le singole molle sono legate tra loro trasversalmente, mediante spirali metalliche di sezione inferiore che le tengono tutte unite tra loro. Grazie a questo disegno la molla può muoversi verticalmente senza aver alcun contatto con le molle vicine. Il molleggio assume diverse rigidità a seconda della sezione del filo con cui viene realizzata la singola molla.

Questo sistema progettuale ha il vantaggio della semplicità nel confezionamento, però il sistema di congiunzione delle diverse molle ne limita fortemente l’indipendenza di movimento. La pressione esercitata in un determinato punto del materasso su una singola molla viene automaticamente distribuita ed assorbita anche dalle molle vicine che le attrae.

Con questo molleggio sono fatti i classici materassi matrimoniali dove il movimento di un partner, magari dalla costituzione più generosa, trasferiva il movimento al partner vicino. Sono ancor oggi i materassi più venduti perché i più economici. Il pregio di questi materassi è senza dubbio la resistenza strutturale. Non a caso sono largamente utilizzati nelle strutture alberghiere, perché durano anni ed hanno un costo sensibilmente inferiore ad altri.

I materassi a molle insacchettate sono presenti sul mercato da diversi decenni e sostanzialmente si differenziano dai tradizionali materassi ortopedici a molle per il diverso impianto di molleggio.

Rappresentano l’evoluzione tecnica dei tradizionali materassi a molle. Letteralmente riprogettati nella struttura e nel confezionamento delle singole molle, rappresentano oggi un’eccellenza per prestazioni di comfort e sostegno che sono in grado di regalarci.

Conosciuti anche come materassi a molle indipendenti, prendono il nome proprio dalla maggiore flessibilità acquisita, grazie ad una sostanziale riprogettazione della molla e del sistema di unione delle singole molle. Nei materassi a molle indipendenti, le singole molle sono state ridisegnate passando ad una forma a “botte”. Ogni molla viene inserita in appositi sacchetti, tra loro fissati lateralmente mediante incollaggio e/o termo-sigillatura.

Il risultato di quest’evoluzione ha portato un duplice effetto, la possibilità di:

  • realizzare un tappeto di molle in grado di muoversi molto più agevolmente (da qui il nome “molle indipendenti”), grazie alla maggiore autonomia di movimento acquisita dalle singole molle in grado di flettersi e comprimersi senza esser più fortemente vincolate alle molle circostanti, favorendo una distribuzione più puntuale del peso;

  • consentire il posizionamento intervallato di zone con molle di spessore e quindi resistenza elastica diversa per assecondare le diverse distribuzioni di peso del nostro corpo. In questo caso si parla di molleggi a zone differenziate (tre, cinque, sette zone).

Punto di forza dei materassi a molle insacchettate è l’indipendenza di movimento delle singole molle, l’elasticità progressiva, il sostegno (la portanza) differenziata per zone. Molte varianti ed evoluzioni che nel corso dei decenni hanno interessato il tappeto di molle tipico di questi materassi a molle insacchettate.

Un materasso a molle insacchettate in versione sfoderabile (quindi con rivestimento lavabile), viene realizzato seguendo il seguente schema base:

  1. Tessuto imbottito e trapuntato di rivestimento di grammature e composizioni variabili (sfoderabile mediante zip perimetrale e lavabile in lavatrice);

  2. Maglina tubolare in jersey di cotone o tessuto sintetico di diversa grammatura che avvolge la struttura interna del materasso ed ha la doppia funzione di sigillare il contenuto e proteggere la superficie esterna dell’anima del materasso dallo sfregamento con il tessuto di rivestimento;

  3. Uno o più strati di schiuma/resina espansa a base poliuretanica (anche il memory fa parte di questa famiglia) di diverso spessore, densità e composizione;

  4. Strato interposto tra la/le schiume (del punto 3) ed il molleggio costituito da feltro, tessuto, “tessuto non tessuto”, fibre di grammature variabili;

  5. Box perimetrale realizzato in schiuma/resina espansa in poliuretano di altezza, densità e consistenza variabile, all’interno del quale trova alloggiamento il molleggio che può variare per resistenza alla compressione e densità di molle;

  6. Strato analogo al precedente (punto 3) interposto tra il molleggio e la/le sottostanti schiume realizzato con feltro, tessuto, “tessuto non tessuto” di grammatura variabile;

  7. Uno o più strati in schiuma/resina espansa in poliuretano di spessore e composizione variabile;

  8. Maglina tubolare corrispondente alla descrizione del precedente (punto 2);

  9. Cover di rivestimento sfoderabile e lavabile (come al punto 1).

È un elenco molto esemplificativo, che serve solo a fornire un’idea del prodotto base. Tenete comunque conto che ogni elemento ha una sua funzione ed effetto sulla resa finale del prodotto finito. Ogni produttore ne realizza diverse varianti, sovrapponendo più strati di materiali diversi tra loro, per dare una specifica caratteristica al prodotto finito (maggiore/minore rigidità, miglior comfort, maggiore elasticità, traspirazione etc…), impiegando schiume espanse, diverse tra loro per densità e resilienza. Ecco perché possiamo trovare materassi a molle indipendenti con strati in memory, in lattice o espansi elastici.

Già ora potete comprendere come un materasso a molle insacchettate possa partire da un’altezza minima di circa 20/22 cm. sino a superare abbondantemente i 40 cm. di altezza utilizzando il medesimo molleggio.