Morfero, il dio dei sogni

Quando vinti dalla stanchezza ci addormentiamo profondamente, diciamo che siamo caduti tre le braccia di Morfeo, perchè in quel preciso momento veniamo rapiti dalle sue braccia e, soprattutto, dai suoi sogni. Morfeo, dio dei sogni, si occupa appunto dei nostri sogni, in particolare di quelli belli! Invece la colpa dei nostri incubi è di uno dei suoi 2 fratelli, meno simpatici!

Comunemente indicato come il dio del sonno e dei sogni, Morfeo appare la prima volta nei racconti di Ovidio, che nel suo poema epico le Metamorfosi, lo nomina come figlio del dio Notte e della dea Ipno. Prende il suo nome dalla parola greca morphe che vuol dire forma, questo perché la sua peculiarità come dio è proprio quella di prendere la forma delle persone che ci appaiono nei sogni. Grazie alle sue ali, Morfeo vola velocemente e si avvicina silenzioso per poi passare delicatamente qualche fiore di papavero sugli occhi delle persone, per donare quelle illusioni tanto realistiche chiamate sogni.

Nella cultura popolare, invece, è il “Nano Sabbiolino” (Sandman, in inglese) che, depositando una polvere magica sugli occhi dei bambini, ma anche degli adulti, li addormenta e li trasporta nel mondo di sogni.

Fobetore e Fantaso, invece, sono i fratelli “dispettosi”. Sempre Ovidio ci parla dei 2 fratelli di Morfeo, anche loro figli di Notte e Ipno, i quali però si occupano di far apparire nei nostri sogni ben altre cose:

  • Fantaso è quasi onnipresente in ogni sogno, perché è lui che crea nelle nostre menti paesaggi e oggetti inanimati, la parte più “illogica” dei nostri sogni. La parola “fantasia” proviene proprio dal nome di questa divinità!

  • Fobetore invece è il peggiore di tutti! A lui viene attribuita la responsabilità di far apparire figure animali, per nulla rassicuranti, ma bestie e mostri spaventosi. Per questo Fobetore è anche il padre di tutti i nostri incubi!

“Uomini e Dei parimenti piegano il capo al sonno sottomessi”
Da quando Morfeo è diventato ufficialmente il dio dei sogni, in molti ne hanno parlato. Già nella grecia antica, nel poema Iliade, Omero ci ricorda con bellissime parole come tutti gli uomini allo stesso modo debbano piegarsi e sottomettersi al bisogno di riposare e addormentarsi tra le braccia di Oniro, così chiamato anche nell’Odissea.

Tu, regalati dolci sogni! Se non vuoi che Fobetore venga a trovarti la notte, assicurati di riposare su un sistema letto adatto a te, così il tuo corpo e la tua mente potranno riposare tranquilli e sereni, tra le braccia di Morfeo!

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