Il processo di produzione avviene all’interno di un tunnel chiuso in cui la pressione ed il vuoto vengono costantemente regolati per ottenere un materiale espanso utilizzando l’acqua e quindi totalmente eco-compatibile e riciclabile; lungo il tunnel avviene la reazione di polimerizzazione che trasforma in pochi minuti la schiuma in blocchi finiti che, successivamente, vengono lavorati ed intagliati.
I primi materassi in espanso risalgono ai primi anni 50, oggi la produzione è ormai un processo consolidato e capace di fornire prodotti sicuri, di altissima qualità e completamente eco- sostenibili.
Nel mercato esistono diversi tipi di espanso, che variano in base alla densità ed a molti altri fattori che analizzeremo in seguito:
Polietere o schiuma standard = ancora oggi viene ampliamente impiegata in molti settori.
Kaltschaum o HR (high resilent/alta elasticità) = basata su polioli e isocianato speciali, la schiuma si produce a temperature più basse (per questo viene chiamata “a freddo”); i blocchi vengono sottoposti a manganatura, ovvero un procedimento di “crash” o rottura che apre le cellule per renderle ancora più traspiranti; comfort ed elasticità su ottimi livelli; resistente all’umidità.
Schiuma MDI = evoluzione moderna della schiuma “fredda”, sottoposta a manganatura; struttura con cellule piuttosto fitte per un’elasticità migliore e materassi di pregiata qualità.
Memory Visco elastico = le cellule risultano piuttosto serrate, il che ne riduce la portanza; si attiva dopo che il corpo umano lo ha scaldato. Deve essere abbinato ad un altro materiale per un adeguato sostegno della persona.
Negli anni 50 veniva prodotta una schiuma a cellule chiuse detta “lenta memoria”. L’evoluzione di questo prodotto le cui celle sono state “aperte” (condizione fondamentale per avere un prodotto affidabile nel tempo) ha portato alle schiume elastiche o memory foam.