Uno sportivo sa quanto un sonno ristoratore sia importante, infatti il sonno è uno dei fattori principali in grado di determinare le performance sportive; una buona notte di riposo può massimizzare i risultati, diminuendo gli infortuni e non solo.
Insomma, il sonno è certamente una parte fondamentale all’interno di un qualsiasi programma di allenamento!
Ogni sportivo si concentra su alcuni fattori che condizionano le sue performance: si attiene scrupolosamente ad una dieta sana ed equilibrata, sceglie con attenzione l’abbigliamento tecnico e gestisce in modo scrupoloso il tempo dedicato all’allenamento e al recupero, di cui parte fondamentale è proprio il tempo dedicato al sonno, che diviene un vero e proprio allenamento passivo, rappresentando una fonte insostituibile di energia in grado di rendere il nostro sistema nuovamente energico e reattivo.
Secondo una ricerca del 1983 pubblicata nel libro “Effects of partial sleep loss on subjective state, psychomotor and physical performance tests”, una sola notte di sonno assente o disturbato, incide sulle capacità e funzioni psicomotorie, riducendo le prestazioni atletiche.
Da un sondaggio condotto dalla nota agenzia statunitense Gallup, un adulto dorme in media tra le 6,8 e le 7,4 ore a notte. Mentre, un atleta necessita tra le 7,5 e le 9,3 ore di sonno. Ma ad incidere sulle prestazioni sportive, non è tanto la durata del sonno, quanto la sua qualità!
Infatti, secondo il professore Mark Rosekind, uno dei più grandi esperti mondiali di problematiche legate al sonno, collaboratore della NASA e della Nazionale Olimpica Americana, basta adottare qualche piccolo accorgimento per raggiungere questo obiettivo.
Alcune sane abitudini “pre-sonno” in grado di guidarci in un percorso di rilassamento sono:
– concedersi un bagno o una doccia calda, magari con l’utilizzo di oli essenziali;
– indossare indumenti comodi;
– dedicarsi alla lettura piacevole.